Canone concordato o agevolato – Vantaggi fiscali per le parti
Il contratto di locazione a canone concordato, o agevolato.
Per contratto di locazione a canone concordato si intende un contratto regolamentato che permette agevolazioni fiscali sia al locatore che al conduttore. La durata è solitamente 3+2 anni e i comuni interessati sono solamente quelli ad alta densità abitativa.
Il contratto di locazione a canone concordato è regolato dalla legge 431/1998, che regolamenta i contratti ad uso abitativo.
Le condizioni contrattuali, sono stabilite da un accordo tra le principali associazioni dei proprietari edilizi (ASPPI, UPPI ecc.) e le organizzazioni sindacali dei conduttori (ad esempio: SICET, UNIAT, ecc.).
Con questi accordi si vanno a regolamentare tutti gli aspetti del contratto.
L’intero territorio comunale viene suddiviso in zone urbane omogenee, cioè delle aree aventi caratteristiche simili per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali e tipologie edilizie.
Per ognuna delle zone vengono previsti un valore minimo ed uno massimo al metro quadrato, per valutare correttamente in relazione allo stato di manutenzione e dell’età dell’ immobile, degli accessori, delle pertinenze, della presenza o meno del mobilio, ecc. ecc.
Sulla base di questi parametri, viene calcolato il canone annuo o mensile semplicemente moltiplicando i valori al metro quadrato per la superficie dell’ immobile.
I Comuni interessati da questa tipologia contrattuale sono tutti i Comuni ad alta densità abitativa: a titolo di esempio citiamo Bergamo, Seriate, Dalmine e Torre Boldone.
Quali sono i vantaggi per il proprietario?
Il proprietario gode di vantaggi fiscali ai fini del calcolo Irpef; la base imponibile (canone annuo) viene ridotta del 30% e pertanto le tasse vengono pagate solo sul 70% del canone annuo.
In caso di opzione cedolare secca, il reddito percepito viene tassato con un’aliquota del 10% ( valida ancora fino a tutto il 2017, come stabilito dal D.L. n. 47/2014 )
L’ IMU e la TASI vengono ridotte del 25%.
Quali sono i vantaggi per l’inquilino?
L’ inquilino avrà la possibilità di locare un immobile ad un canone più basso rispetto ai valori di mercato normali.
Inoltre, nel caso in cui venga portata la residenza nell’immobile, potrà usufruire di una detrazione di 495,80 € nel caso in cui il reddito complessivo non superi i 15.493,71 € e di 247,90 € nel caso in cui lo stesso sia superiore alla somma precedentemente indicata, ma non oltre i 30.987,41 €.