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Diogene: l’ unità abitativa più piccola del mondo

Diogene: l’ unità abitativa più piccola del mondo

Renzo Piano più di 10 anni fa, ha iniziato uno studio relativo allo spazio esistenziale minimo, ovverosia realizzare un’unità abitativa di due metri per due metri per due dove poter inserire un letto, una sedia ed un tavolo; inizialmente senza alcun committente, ha progettato l’ unità abitativa più piccola del mondo e l’ ha chiamata Diogene.

Diverse prove e collaudi sono stati effettuati con diversi materiali, a partire dal compensato, al cemento, fino ad arrivare al legno di cui è composta.

Si tratta dell’unità abitativa più piccola del mondo, in legno con tetto a falde di 2,4 per 2,4 metri di superficie, 3,2 metri di altezza e del peso di 1,2 tonnellate.
Nel 2013, è stata posata nel giardino del Vitra Campus in Germania, grazie all’accordo con Rolf Fehlbaum, chairman di Vitra.

E’ inoltre un’abitazione ecologica ed autonoma in quanto l’ energia è fornita da pannelli fotovoltaici, l’acqua è garantita dal serbatoio di raccolta per acqua piovana che può anche essere riscaldata dall’ apposita caldaia posta sul tetto.
Può essere trasportata in qualsiasi luogo, già assemblata e arredata, con l’ausilio di un mezzo di trasporto adeguato.

Si compone internamente in due spazi distinti, separati da una porta che funge da divisorio,su un lato la zona giorno, con divano letto estraibile, un tavolo pieghevole ed una sedia e sull’altro lo spazio cucina ( angolo cottura, lavello e frigorifero ) e bagno ( wc e piatto doccia ).

Diogene: l’ unità abitativa più piccola del mondo si ispira a Diogene di Sinope, filosofo greco, che dormiva in una botte perché riteneva vano il lusso e voleva vivere in contrapposizione alle istituzioni della società corrotta.
Diogene riteneva, infatti, che gli esseri umani vivessero in modo artificiale e ipocrita e che dovessero essere più liberi.
Oltre a praticare in pubblico le fisiologiche funzioni corporee senza essere a disagio, un sapiente mangerà di tutto, e non si preoccuperà di dove dorme, vivendo in modo naturale nel presente senza preoccupazioni.